venerdì 30 dicembre 2011

Turco: La Lingua Degli Angeli - The Angels' Language.

Salve a tutti, dopo una breve pausa… “Maalesef  hastaydim”, purtroppo ero influenzato;  comunque eccomi di nuovo qui con voi.
I più attenti avranno sicuramente notato, nei Post precedenti, qualcosa di strano o meglio l’assenza di qualcosa nella lingua turca.
Ebbene i nomi turchi, gli aggettivi e i pronomi personali non hanno un genere.
Potremmo dire con  simpatia che la lingua turca è la lingua degli Angeli!
                                    Foto tratta da: Angeli Danzanti - Alfred Gockel

Si usa infatti la parola erkek = maschio  e la parola dişi = femmina per esprimere il sesso di un animale.
Ad esempiodişi kedi  = in inglese semplicemente   “Cat” ma in italiano  “gatta”
Kız  oppure  Kadın, significano donna, femmina...  si usano però riferiti agli esseri umani.
Ad esempio:   Kardeş = fratello.
                       Kız kardeş =  sorella.
Erkek= maschio;  si usa anche verso gli esseri umani.
Ad esempio: Erkek arkadaş = Amico.

Altra cosa che non è presente nella lingua turca èL’ARTICOLO.
Per definire un nome lo si colloca nel caso dell’oggetto, o per meglio dire al caso “Accusativo”; quando, invece, l’oggetto del verbo è indefinito lo si colloca semplicemente al caso “Nominativo”, da solo, oppure talvolta preceduto da “bir” (che corrisponde al nostro “un”, “uno”, “una”) o affinché tutti comprendano, corrisponde all’ articolo indeterminativo inglese ( a or an in english).

Nel prossimo Post concluderemo questa Prima fase di Introduzione alla Lingua Turca, riprenderò, all’occorrenza, alcune tematiche fonologiche che al momento preferisco tralasciare per entrare di corsa nella Seconda fase, quella che consentirà di iniziare a vivere nel quotidiano la lingua turca, senza tuttavia perdere di vista le numerose nozioni grammaticali.
Per qualsiasi commento, suggerimenti e problematiche varie, non esisate a lasciarmi un Vostro commento in basso. Grazie.
Un saludo especial a todos los que hablan la lengua española e siguen a leer mi Blog.
Hasta muy pronto! ;-)

martedì 20 dicembre 2011

III parte - Armonia Vocalica - The Law of Vowel Harmony

Oggi andremo a concludere il nostro discorso sull’armonia vocalica. Fenomeno che, come già detto in precedenza, è presente anche nelle lingue ugro-finniche (ungherese, finlandese) e nell’estone. Questo discorso sulla fonologia è stato inevitabile perché, come andrete a vedere nelle prossime sezioni di grammatica, regola tutta la struttura morfologica della lingua turca.
Vediamo come la lingua turca rende  l’aggettivo possessivo “Tuo”.  In  italiano diciamo: la tua figlia; la tua mano; il tuo naso; il tuo viso… etc etc.
In turco, invece, l’aggettivo possessivo “Tuo”  lo troviamo espresso con il suffisso ‘in’ che  si armonizza con la parola a cui si aggiunge. Il suffisso, cioè, a seconda dell’ultima vocale della parola a cui verrà aggiunto, lo troveremo nelle seguenti opzioni:  per le vocali dure(-ın; -un;) e per le vocali dolci ( -in­; -ün).

          
                     Foto tratta da: Vowels

Così avremo che:
 I è selezionato se la vocale che precede è  “I” oppure “A”.
Kız+ın = kızın  ‘Tua figlia’                       Baş+ın = başın ‘La tua testa’
U è selezionato se la vocale che precede è “ U” oppure “O” .
Burn + un = burnun   ‘Il tuo naso’        Kol +un = kolun ‘Il tuo braccio’
   
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 İ  è selezionato se la vocale che precede è “ İ” oppure “E”.
Diz + in = dizin  ‘Il tuo indice’          El+ in = elin   ‘La tua mano’
Ü  è selezionato se la vocale che precede è “Ü” oppure  “Ö
Yüz+ ün = yüzün  ‘ Il tuo viso’          Göz + ün = gözün  ‘Il tuo occhio’
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Tuttavia, se il suffisso ammette soltanto due opzioni, useremo la vocale  -A se la vocale che precede è “dura” ovvero - a - ı - o - u.  Al contrario, useremo la vocale - E se la vocale che precede è “dolce” ovvero - i - e - ö - ü.
Il Plurale, ad esempio, si forma con i suffissi –Lar  e -Ler ; il primo con parole a vocale dominante dura e il secondo con parole a vocale dominante dolce.
Avremo così:
Kız          al plurale diventa        Kızlar
Burn      al plurale diventa        Burnlar
Baş        al plurale diventa        Başlar
Kol        al plurale diventa        Kollar
                        MENTRE
Diz          al plurale diventa        Dizler
El            al plurale diventa        Eller
Yüz         al plurale diventa        Yüzler
Göz        al plurale diventa        Gözler

Leggi anche:


martedì 13 dicembre 2011

II parte - Armonia Vocalica - The Law of Vowel Harmony

E’ assodato da tempo che per ricordare la mente ha bisogno di immagini; tanto più immaginiamo  dei concetti  tanto più  riusciremo a ricordarli.           
Bene, per cercare di alleggerire e fissare il discorso sull’armonia vocalica, ho pensato questa immagine, spero che possa esservi utile per ricordare...Sapete bene che la lingua turca ha otto vocali, suddivise in due gruppi (dolci e dure), sapete altresì che un cubo ha otto angoli e non solo ma ha anche una faccia frontale, superiore, inferiore ed anteriore.
Andiamo a vedere il nostro cubo… perdonate la  realizzazione grossolana  ma capite bene che non si tratta di una lezione di disegno tecnico  né aspira ad esserlo…
Andiamo adesso a collocare nella facciata frontale del nostro cubo le vocali dolci della lingua turca e cioè e, i, ö, ü.  La vocale che rappresenta il gruppo delle vocali dolci è stata segnata di rosso. Quindi, quando avremo un suffisso che ammette soltanto due opzioni(dolce oppure duro), sceglieremo e, se la vocale precedente sarà dolce. Inoltre, come vedrete dalla collocazione, le vocali dominanti, cioè quelle che prevalgono nell’incontro con la vocale finale di una parola, le andremo a collocare sulla facciata superiore del cubo.
E così avremo il seguente risultato...
         
Adesso, invece, andremo a collocare nella facciata anteriore del cubo le vocali dure della lingua turca e cioè a, ı, o,  u.  La vocale che rappresenta il gruppo delle vocali dure è stata segnata di rosso. Quindi, quando avremo un suffisso che ammette soltanto due opzioni(dolce oppure duro), sceglieremo a, se la vocale precedente sarà dura.  
Anche qui, come vedrete dalla collocazione, le vocali dominanti, cioè quelle che prevalgono nell’incontro con la vocale finale di una parola, le andremo a collocare sulla facciata superiore del cubo.


E così avremo il nostro “Cubo Armonico”…


Nel prossimo Post faremo alcuni esempi concreti di armonia vocalica...
Per qualsiasi cosa, come sempre,  non esitate a chiedere! ;-)               
          
Leggi anche:                                                                              
                                                Armonia Vocalica III >>>

lunedì 12 dicembre 2011

I parte - Armonia Vocalica - The Law of Vowel Harmony

 Grammatica - Oggi andremo a scoprire il secondo pilastro della lingua turca: l’armonia vocalica.
Il discorso potrebbe apparire arido e tedioso sui testi di grammatica proprio perché la maggior parte dei testi non entra dal punto di vista del discente che solitamente vive in un ambiente linguistico totalmente lontano dal caso di specie in esame, cioè da quello turco.
Inoltre la maggior parte dei testi in commercio non tiene presente il fatto che un principiante non possa assimilare tutte le regole, le eccezioni e anomalie per ogni singolo argomento.  Le poche eccezioni della lingua turca, giacché l’unica vera eccezione della lingua turca è l’eccezione stessa; possono essere apprese gradualmente anche in una fase successiva o comunque possono essere scoperte con facili deduzioni senza pertanto appesantire troppo il tema che andremo ad affrontare.
D’altra parte la nostra mente non è come un otre da riempire…un luogo in cui stipare dati e concetti…tanto più se questi sono percepiti come inutili. La nostra mente, infatti, ha bisogno di ordinare il sapere; le cose immesse alla rinfusa senza una reale e giustificata motivazione vengono ben presto eliminate.
Pertanto, tralasciando il superfluo, andiamo a vedere nello specifico in cosa consiste l’armonia vocalica o armonia dei suoni vocalici.

                                           Foto tratta da: Harmony Day

     In precedenza abbiamo già  visto che  nella lingua turca le vocali vengono divise in due gruppi. Vi sono quelle dette frontali, dolci o prepalatali: e, i, ö, ü. Quelle del secondo gruppo, invece, sono dette anteriori, dure o postpalatali: a, ı, o, u.
La legge dell’armonia vocalica stabilisce che se l’ultima vocale di una parola è dura,anteriore o postpalatale (a, ı, o, u) la vocale seguente del suffisso deve essere un’altra vocale dura, anteriore o postpalatale; mentre se l’ultima vocale di una parola è dolce,frontale o prepalatale (e, i, ö, ü) la vocale seguente non può che essere dolce, frontale o prepalatale.
Questa legge fa si che in una parola vi sia il medesimo suono… quindi il risultato finale è quello di rendere le parole melodiose o, per meglio dire, armoniche .

Quindi  avremo che la vocale:

a              è seguita dalla vocale                 ı  oppure a
            è seguita dalla vocale                 oppure e
ı               è seguita dalla vocale                 ı  oppure a     
i               è seguita dalla vocale                 i  oppure e       
            è seguita dalla vocale                 u oppure a  
ö              è seguita dalla vocale                 ü oppure e           
u              è seguita dalla vocale                 u oppure a
ü              è seguita dalla vocale                 ü oppure e


Ho cercato di semplificare il discorso mediante l’utilizzo dei colori. Ad un’armonia dei suoni corrisponde dunque, un’armonia dei colori. Le vocali dette dure, anterioriori o postpalatali, che d’ora in avanti chiamerò, per comodità, soltanto dure... le ho indicate col colore verde. Le vocali dette dolci, frontali o prepalatali, che d’ora in avanti chiamerò, invece, dolci...sono state differenziate dalle prime col colore blu.

Tuttavia per rendere il discorso sull’armonia vocalica ancora più semplice da ricordare; ho escogitato uno stratagemma che andrò a mostrarvi nel Post successivo…..

Leggi anche:
 Armonia Vocalica II  >>>

martedì 6 dicembre 2011

Almanya - La mia famiglia va in Germania.

Salve!
Finalmente eccomi qui...Immagino che abbiate avuto tempo a sufficienza
per memorizzare l'alfabeto e l'esatta pronuncia delle consonanti.
Oggi però, prima della sezione grammaticale, vi segnalo questo film che
uscirà in Italia proprio domani!
Almanya - La mia famiglia va in Germania è campione d'incassi
con oltre 15 milioni di euro e 2 milioni di spettatori.
Protagonista del film è Hüseyin Yilmaz, patriarca di una famiglia turca
emigrata in Germania negli anni '60, che ha finalmente realizzato il sogno
di comprare una casa in Turchia e vorrebbe farsi accompagnare lì da figli
e nipoti per risistemarla. La famiglia al completo si mette in viaggio e alle
nuove avventure nella terra d'origine si intrecciano i ricordi tragicomici
dei primi anni in Germania, quando la nuova patria sembrava un posto
assurdo in cui vivere.



"Scrivere la sceneggiatura di Almanya – La mia famiglia va in Germania
è stato un processo lungo e difficile e se non l’avessimo affrontato insieme
ci saremmo sicuramente arrese - dicono all'unisono Yasemin e
Nesrin Samdereli
- In compenso siamo diventate un buon team, anche
lavorando separatamente su diverse scene. Alla fine abbiamo dovuto
stendere diverse versioni del copione, poiché in Germania c’è una
tradizione di film a tematica “turca” essenzialmente drammatica…".
Diretto da Yasemin Samdereli.
Interpreti Vedat Erincin, Fahri Ogün Yardim, Lilay Huser,
Manfred-Anton Algrang, Aliya Artuc.

Sono davvero curioso di vederlo e spero di commentarlo
assieme a voi.
Quindi...
Buona visione a tutti! ;)

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